La leggenda di Orchis e usi delle orchidee
Leggende e miti non mancano nel mestiere di una guida turistica. Nel precedente articolo (qui) vi ho parlato delle bellissime orchidee spontanee che crescono sulle pendici del monte Cervati, nel secondo parco nazionale più grande d’Italia: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Oggi vi parlerò invece della leggenda di Orchis e degli usi delle orchidee. Il nome della specie è legato a quello di Orchis, un giovane bellissimo, figlio di un satiro e di una ninfa,
Le orchidee spontanee del Parco
La flora del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Nel periodo primaverile da marzo a fine maggio i nostri pendii collinari e montani si ricoprono di orchidee spontanee dai diversi colori e forme: rosa, fucsia, violacee, giallo tenue, puntinate o maculate, con pochi fiori disposti lungo lo stelo o molti raggruppati in un unico punto a formare una vistosa infiorescenza. A sud della Campania, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (P.N.C.V.D.A.) se ne contano
Luci d’artista a Salerno – come organizzare la visita
Se stai pensando di venire a Salerno per le Luci d’Artista, quale occasione migliore per visitare anche la città? PRENOTA SCRIVENDO UNA MAIL A info@guidaturisticacilentoediano.com O TELEFONANDO AL (+39) 3298642714 Guidaturisticacilentoediano propone un itinerario di visita ai principali monumenti, vicoli e piazze del centro storico. Il momento ideale per un’escursione in città è il mattino o di primo pomeriggio, comunque prima dell’accensione delle luci, in modo da evitare le ore più affollate. L’itinerario base dura all’incirca due ore e comprende: la Villa Comunale, rione Fornelle,
Il parco dell’arte contemporanea nel Vallo di Diano
Da luglio di quest’anno, nel castello di Teggiano in provincia di Salerno, sono esposte alcune opere d’arte provenienti dal MADRE, museo di Napoli punto di riferimento per l’espressione artistica contemporanea. L’esposizione, che prende spazio nelle sale del castello Macchiaroli, sarà visibile fino a febbraio 2020 ed è in collegamento con l’allestimento permanente “Le opere e i giorni” (2002-2004, a cura di Achille Bonito Oliva), nelle celle della Certosa di Padula, e con l’opera che sarà presente presso le Grotte di